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domenica 30 ottobre 2011

Antonov An-124 Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del An-124
Antonov An-124
Versioni prodotte: 7
Paesi utilizzatori: 2
Esemplari costruiti: 40 circa
Dimensioni
apertura alare73,30 m
lunghezza69,10 m
altezza21,00 m
superficie alare628 m2
Pesi
a vuoto175000 Kg
massimo al decollo405000 Kg
massimo carico utile150000 Kg
Motori
quattro turbofan Ivchenko Progress/Lotarev D-18T da 23450 Kg/s ciascuno
Prestazioni
velocità massima850 Km/h
tangenza9500 m
autonomia16090 Km (a pieno carico 4500 Km)
Armamento
-
Equipaggio
6-7
Scheda tecnica Antonov An-124

sabato 29 ottobre 2011

Antonov An-124

Antonov An-124
Fin dall'estate del 1977 erano giunte voci in Occidente che il centro studi Antonov stava lavorando a un velivolo da trasporto pesante a lungo raggio, probabilmente più grande del Lockheed C-5 Galaxy. Il frutto di questi sforzi fu l' An-124 (codice Nato "Condor"), alla sua comparsa il più grande velivolo del mondo. Esternamente simile al C-5, il "Condor" è dotato però di piani di coda convenzionali e di un originale doppio carrello anteriore. Entrato in servizio nel 1987, l' An-124 è utilizzato dall'aeronautica russa e da sei operatori civili.
Antonov An-124

venerdì 28 ottobre 2011

Antonov An-72 Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del An-72 Coaler-C
Antonov An-72
Versioni prodotte: 19
Paesi utilizzatori: 1
Esemplari costruiti: 150 circa
Dimensioni
apertura alare31,90 m
lunghezza28,00 m
altezza8,70 m
superficie alare98,50 m2
Pesi
a vuoto19500 Kg
massimo al decollo34500 Kg
Motori
due turbofan Ivchenko Progress/Lotarev D-36 1A da 6505 Kg/s ciascuno
Prestazioni
velocità massima705 Km/h
tangenza11800 m
autonomiaoltre 4800 Km
Armamento
-
Equipaggio
3
Scheda tecnica Antonov An-72

giovedì 27 ottobre 2011

Antonov An-72

Antonov An-72
Simile al Boeing YC-14, l'An-72 (codice Nato "Coaler") fu, al contrario del progetto americano, sviluppato e introdotto in servizio dal 1986. Il velivolo è un trasporto tattico con capacità di decollo ed atterraggio corto, garantiti dall'ala "soffiata" e dalla particolare posizione di motori. Nel 1989 ha volato la versione An-74 ("Coaler-B"), realizzata per l'uso nelle regioni artiche. Si caratterizza per la presenza di nuovi sistemi di navigazione e antighiaccio, e per il carrello dotato di sci.
Antonov An-72

mercoledì 26 ottobre 2011

Antonov An-26 Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del An-26
Antonov An-26
Versioni prodotte: 13
Paesi utilizzatori: 33
Esemplari costruiti: 1700 circa
Dimensioni
apertura alare29,20 m
lunghezza23,80 m
altezza8,50 m
superficie alare75 m2
Pesi
a vuoto16914 Kg
massimo al decollo24000 Kg
Motori
due turboelica Ivchenko Progress AI-24VT da 2820 shp ciascuno, con eliche quadripala
Prestazioni
velocità massima540 Km/h
tangenza9000 m
autonomia2700 Km
Armamento
-
Equipaggio
3-5
Scheda tecnica Antonov An-26

martedì 25 ottobre 2011

Antonov An-26

Antonov An-26
Direttamente derivato dall'Antonov 24, bimotore da trasporto civile costruito in oltre 1100 esemplari, l' An-26 (codice Nato "Curl"), entrato in servizio all'inizio degli anni 70, si distingueva per l'adozione di motori più potenti e per l'utilizzo di una nuova fusoliera dotata di rampa di carico posteriore. È stato utilizzato dalle forze aeree di 33 paesi ed è tuttora prodotto in Cina come Y-7H. Da questo modello fu derivato l' An-30 (codice nato "Clank"), versione dedicata all'aerofotogrammetria e alle ricerche geofisiche, distinguibile per l'abitacolo rialzato e il muso vetrato. Infine nel 1979 è apparso l' An-32 ("Cline"), versione potenziata dell'An-26 grazie all'adozione di nuovi motori collocati sopra all'ala.
Antonov An-26

lunedì 24 ottobre 2011

Antonov An-22 Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del An-22
Antonov An-22
Versioni prodotte: 2
Paesi utilizzatori: 1
Esemplari costruiti: 60 circa
Dimensioni
apertura alare64,40 m
lunghezza57,30 m
altezza12,50 m
superficie alare345 m2
Pesi
a vuoto118720 Kg
massimo al decollo225000 Kg
Motori
quattro turboelica Samara/Kutnetsov NK-12MA da 14800 shp ciascuno, con quattro coppie di eliche quadripala controrotanti
Prestazioni
velocità massima740 Km/h
tangenza-
autonomia11000 Km (a pieno carico 5000 Km)
Armamento
-
Equipaggio
5-6
Scheda tecnica Antonov An-22

domenica 23 ottobre 2011

Antonov An-22

Antonov An-22
Nel 1962 l'Antonov fu incaricata di realizzare un velivolo da trasporto capace di grande autonomia, grandi carichi e di operare anche da piste semipreparate. Queste non facili specifiche furono risolte con l'An-22, un velivolo di grandi dimensioni caratterizzato dalla doppia deriva e da un'ampia zona di carico nella parte posteriore. Entrato in servizio nel 1969, l' An-22 viene utilizzato sia dall'aeronautica russa sia dall'Aeroflot. Ha ricevuto il codice Nato di (Cock).
Antonov An-22

sabato 22 ottobre 2011

Antonov An-12 Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del An-12BK
Antonov An-12
Versioni prodotte: 18
Paesi utilizzatori: 15
Esemplari costruiti: 1400 circa
Dimensioni
apertura alare38 m
lunghezza33,10 m
altezza10,50 m
superficie alare121,70 m2
Pesi
a vuoto35100 Kg
massimo al decollo61000 Kg
Motori
quattro turboelica Ivchenko Progress AI-20M da 4250 shp ciascuno, con eliche quadripala
Prestazioni
velocità massima775 Km/h
tangenza10200 m
autonomia5800 Km (a pieno carico 2000 Km)
Armamento
1 cannoncino a 2 canne NR-23 da 23 mm in coda
Equipaggio
6
Scheda tecnica Antonov An-12

venerdì 21 ottobre 2011

Antonov An-12

Antonov An-12
L' An-12 venne sviluppato contemporaneamente all'An-10, dal quale differiva per una diversa sezione poppiera, dotata di portelloni per l'imbarco diretto di carichi e veicoli, e per la postazione difensiva caudale dotata di due cannoncini. Nel 1965 fu presentata anche una versione da trasporto civile. Dell'Antonov An-12 sono state sviluppate anche versioni per guerra elettronica e SAR. La produzione in Urss terminò nel 1973, con più di 900 esemplari prodotti, utilizzati dall'aeronautica russa e anche dalla compagnia di bandiera Aeroflot. Attualmente questo velivolo viene ancora costruito in Cina, con la denominazione di Y-8. Ha ricevuto la denominazione Nato di (Cub).
Antonov An-12

giovedì 20 ottobre 2011

Antonov An-2 Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del An-2P
Antonov An-2
Versioni prodotte: 22
Paesi utilizzatori: -
Esemplari costruiti: oltre 18000
Dimensioni
apertura alare superiore18,10 m
apertura alare inferiore14,20 m
lunghezza12,70 m
altezza4,00 m
superficie alare71,60 m2
Pesi
a vuoto3450 Kg
massimo al decollo5500 Kg
Motori
uno Shvetsov ASh-62IR a cilindri radiale da 1000 CV, con elica quadripala
Prestazioni
velocità massima258 Km/h
tangenza4400 m
autonomia900 Km (con 500 Kg di carico)
Equipaggio
1-2 (fino a 12 persone nelle versioni passeggeri)
Scheda tecnica Antonov An-2

mercoledì 19 ottobre 2011

Antonov An-2

Antonov An-2
Lasciata la Yakovlev dopo la fine della seconda guerra mondiale, Oleg Antonov fondò un proprio centro studi mettendosi subito all'opera sul progetto per un velivolo da trasporto multimpiego, affidabile, robusto e in grado di operare da ogni terreno. Il risultato fu l'SKH-1 successivamente denominato An-2, un sesquiplano metallico a carrello fisso dall'aria fuori moda, ma estremamente efficace e flessibile nell'impiego. È stato utilizzato sia per impieghi militari che civili. Fu costruito su licenza anche in Polonia e in Cina sotto la designazione di Type 5. L'An-4 era una versione per ricognizione meteorologica, mentre l'An-6 è la versione idrovolante. L'Antonov An-2 ha ricevuto la designazione Nato di "Colt".
Antonov An-2

martedì 18 ottobre 2011

Antoinette Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del Antoinette 1909
Antoinette
Versioni prodotte: 10
Paesi utilizzatori: -
Esemplari costruiti: -
Dimensioni
apertura alare12,80 m
lunghezza11,50 m
altezza3,00 m
superficie alare50,00 m2
Pesi
a vuoto-
massimo al decollo520 Kg
Motori
un Antoinette a 8 cilindri in linea da 50 CV, con elica bipala
Prestazioni
velocità massima70 Km/h
tangenza-
raggio d'azione-
Armamento
-
Equipaggio
1
Scheda tecnica Antoinette

lunedì 17 ottobre 2011

Antoinette

Antoinette
Tra il 1907 e il 1912 la società Antoinette si impose all'attenzione del mondo aeronautico per la progettazione e lo sviluppo di alcuni velivoli dalle caratteristiche d'avanguardia. Dopo alcuni modelli sperimentali, il primo velivolo riuscito, l'Antoinette IV, volo tra l'ottobre 1908 e l'agosto 1909 compiendo complessivamente 50 voli. Il modello di serie, Antoinette 1909, fu protagonista di tutte le manifestazioni e gare aeree del biennio 1909-1911, classificandosi sempre al primo posto. Di lì a poco però, l'azienda cessò di esistere.

domenica 16 ottobre 2011

Ansaldo SVA Scheda tecnica

Caratteristiche tecniche del SVA 4 (SVA 5)
Ansaldo SVA
Versioni prodotte: 6
Paesi utilizzatori: 12
Esemplari costruiti: 2000 circa
Dimensioni
apertura alare9,10 m
lunghezza8,10 m
altezza2,60 m
superficie alare24,20 m2
Pesi
a vuoto690 Kg (700 Kg)
massimo al decollo940 Kg (1050 Kg)
Motori
un SPA 6A da 265 CV a cilindri in linea
Prestazioni
velocità massima226 Km/h (205 Km/h)
tangenza7000 m (5400 m)
raggio d'azione3h 15m (3h)
Armamento
1 mitragliatrice Vickers da 7,7 mm (2 Vickers da 7,7 mm)
Equipaggio
1
Scheda tecnica Ansaldo SVA

sabato 15 ottobre 2011

Ansaldo SVA

Ansaldo SVA
Lo SVA, acronimo delle iniziali dei progettisti (Umberto Savoia e Rodolfo Verduzio) e di quella della fabbrica Ansaldo di Genova, nacque nel 1917, grazie anche alla collaborazione di Celestino Rosatelli, al fine di realizzare un nuovo caccia per l'esercito italiano. Il velivolo risultò però scarsamente maneggevole, e fu quindi impiegato come ricognitore con la denominazione di SVA 4. In questo ruolo fu uno dei migliori velivoli della prima guerra mondiale. Una versione dotata di maggior autonomia, lo SVA 5, fu impiegata anche per compiti di bombardamento e si rese protagonista del famoso volo su Vienna, effettuato da una formazione guidata da Gabriele D'Annunzio. Furono anche sviluppati 2 modelli biposto, lo SVA 9 per l'addestramento, e lo SVA 10 per ricognizione armata e bombardamento leggero. Lo SVA 3 fu una versione da caccia, caratterizzata da un'apertura alare minore, mentre l'Idro-SVA fu un caccia idrovolante. Nel dopoguerra, gli SVA furono protagonisti nel 1920 della trasvolata Roma-Tokio, guidata da Arturo Ferrari. La produzione dei modelli SVA 5 e 10 terminò nel 1928, ma diversi esemplari rimasero in servizio con la Regia Aeronautica addirittura fino agli anni '30.
Ansaldo SVA

lunedì 10 ottobre 2011

Glossario tecnico degli aerei (6)

Glossario (T-Z)

Tangenza. Quota massima raggiungibile da un velivolo.

Trave di coda. Parte della cellula concepita per sostenere i piani di coda.

Turboelica. Propulsione mista in cui un motore a turbina viene utilizzato per muovere un'elica. La spinta viene generalmente fornita per l'80% dall'elica e per il 20% dai gas di scarico della turbina.

Turbofan. Motore a reazione dotato di turbina a vari stadi che muove anche una ventola principale la quale indirizza la quantità più consistente del flusso d'aria attorno al cuore del motore generando la maggior parte della spinta.

Turbogetto (Turbojet). Motore a reazione di semplice concezione, formato da un compressore, da una camera di combustione e da una turbina, in cui la maggior parte dell'energia viene sviluppata dai gas di scarico che fuoriescono ad alta velocità da un piccolo condotto di scarico.

VTOL (Vertical Take-Off and Landing). Velivolo in grado di decollare e atterrare solo verticalmente.

domenica 9 ottobre 2011

Glossario tecnico degli aerei (5)

Glossario (S-S)

SAR (Search And Rescue). Letteralmente Ricerca e Soccorso. Attività volta a localizzare e recuperare persone in pericolo. Nato come servizio militare per recuperare piloti caduti o abbattuti, il servizio SAR viene svolto, con aerei o elicotteri, anche a favore della popolazione civile. Per operazioni belliche moderne è stato sviluppato il Combat-SAR.

Sesquiplano. Formula aerodinamica biplano in cui l'ala inferiore ha un'apertura sensibilmente minore alla superiore.

SHP (Shaft Horse Power). Cavalli vapore all'albero. Unità di misura della potenza generalmente utilizzata per i motori a turbina collegati ad un albero di trasmissione (velivoli turboelica ed elicotteri).

SIGINT (Signal Intelligence). Attività di ricognizione elettronica in cui vengono rilevate, analizzate e catalogate tutte le emissioni elettromagnetiche provenienti da paesi e forze ostili o potenzialmente pericolose. Permette di identificare le unità militari in campo nemico, di conoscerne le intenzioni e di identificare i sistemi d'arma utilizzati.

Stealth (Furtivo): tecnologia volta a diminuire o eliminare la possibilità di rilevamento radar di un mezzo militare da parte del nemico. Sfrutta particolari accorgimenti di tipo costruttivo e aerodinamico (materiali, forme) nonché di tipo chimico (vernici in grado di assorbire le onde elettromagnetiche).

STOL (Short Take-Off and Landing): aereo con caratteristiche tecniche che gli permettono di decollare e atterrare in modo convenzionale in spazi ridotti.

S/VTOL (Short/Vertical Take-Off and Landing): velivolo in grado di decollare e atterrare verticalmente, ma che in alternativa può anche utilizzare una pista per operazioni d'involo di tipo convenzionale.

Glossario tecnico degli aerei (4)

Glossario (N-R)


NOTAR (No Tail Rotor). Tecnologia sviluppata per eliminare il rotore di coda degli elicotteri sostituendolo con l'impiego controllato dei gas emessi della turbina del velivolo.

Pod. Contenitore aerodinamico studiato per essere agganciato esternamente al velivolo. Permette di aumentare la flessibilità di impiego di un velivolo introducendo nuove capacità di missione. Al suo interno trovano posto generalmente equipaggiamenti elettronici e da ricognizione o armamenti. Caratteristico dei velivoli militari.

Radar SLAR (Side-Looking Airborne Radar). Un sistema radar, generalmente posto in un post fisso o asportabile, in grado di effettuare rilevamenti su di un'area parallela alla direzione del moto del velivolo.

Radiomisure. Attività di volo volta al controllo e alla sintonizzazione degli apparati di radionavigazione posti sul terreno mediante un velivolo dotato di opportuni equipaggiamenti di rilevamento.

RHAW (Radar Homing and Warning Receiver). Sistema elettronico in grado di identificare la posizione e le caratteristiche di un radar che ha rilevato il proprio velivolo, e di presentare i dati al pilota su un apposito schermo. Caratteristico dei velivoli militari.

Rotore. L'insieme delle pale di un elicottero. Si divide in rotore principale, in grado di trasmettere il moto all'elicottero, e rotore di coda o anticoppia, necessario per stabilizzare il moto del velivolo e controllarne la direzionalità.

sabato 8 ottobre 2011

Glossario tecnico degli aerei (3)

Glossario (I-M)

Idrovolante. Velivolo dotato di scafo e/o galleggianti per operazioni d'involo esclusivamente da superfici d'acqua.

Imbarcato. Velivolo destinato all'impiego principale su portaerei o navi attrezzate ad accogliere aerei o elicotteri. Può essere utilizzato anche da normali aeroporti terrestri. È generalmente dotato di caratteristiche tecniche specifiche, quali ali ripiegabili, carrello irrobustito e a sterzatura completa, dispositivi per il lancio con catapulta, gancio d'arresto, protezioni contro la corrosione, eccetera.

Impennaggi. L'insieme delle superfici fisse e mobili di controllo del velivolo poste a poppa. Generalmente comprendono la deriva, il timone di direzione, i piani orizzontali (o stabilizzatori) e i timoni di profondità.

LERX (Leading Edge Extentions). Superfici aerodinamiche che raccordano le semiali con la fusoliera in modo da creare maggiore superficie portante, soprattutto ad alti angoli d'attacco.

MSIP (MultiStage Improvement Program). Programma di aggiornamento in più fasi.

Motore in linea. Propulsore a pistoni in cui i cilindri sono posti in posizione affiancata.

Motore radiale. Propulsore a pistoni in cui i cilindri sono posti lungo le radiali di un immaginario cerchio frontale.

Motore rotativo. Propulsore di tipo radiale in cui cilindri e motore ruotano intorno ad un albero fisso trascinando anche l'elica.

Multiruolo. Velivolo in grado di svolgere con successo diversi tipi di missione o di impiego.

Glossario tecnico degli aerei (2)

Glossario (C-H)

Canard. Superfici aerodinamiche fisse o mobili poste davanti al centro di gravità di un aereo, in posizione avanzata sul muso o sulla fusoliera, volte ad aumentare la stabilità e la manovrabilità.

Cellula. L'insieme della fusoliera e delle semiali di un velivolo.

Convertiplano. Velivolo in grado di volare in orizzontale e verticale grazie al movimento basculante del gruppo propulsori (generalmente turboelica).

Corda alare. La distanza che separa il bordo anteriore (detto anche bordo d'attacco) e il bordo posteriore (detto anche bordo d'uscita) dell'ala.

Deriva. Il piano o i piani di coda posizionati verticalmente e ospitanti il timone di direzione.

FLIR (Forward Looking Infra-Red). Sistema di visione all'infrarosso in grado di fornire al pilota un'immagine esterna sufficientemente chiara da permettere il volo notturno o in condizioni di visibilità molto scarse. È generalmente formato da un sensore esterno in posizione anteriore al velivolo e da uno schermo all'interno dell'abitacolo che proietta le immagini catturate dalle cellule all'infrarosso.

Fly-By-Wire. Sistema di controllo dei comandi di volo mediante impulsi elettrici, e non attraverso i consueti collegamenti di tipo meccanico.

HOTAS (Hands On Throttle And Stick). Filosofia costruttiva dei comandi di volo che raggruppa tutti gli interruttori dell'avionica e dei sistemi di bordo necessari all'espletamento delle missioni sulla manetta motore e sulla cloche, in modo che il pilota non debba mai togliere le mani da questi comandi durante le manovre di combattimento.

HUD (Head-Up Display). Schermo trasparente posto davanti agli occhi del pilota su cui sono proiettate informazioni relative ai parametri di volo e alla missione. Permette di non dover distogliere lo sguardo da quanto avviene all'esterno del velivolo. Caratteristico dei velivoli da combattimento.

venerdì 7 ottobre 2011

Glossario tecnico degli aerei

Glossario (A-A)

Abitacolo in tandem. Due posti di pilotaggio inseriti nella fusoliera uno dietro l'altro; consente di ridurre la sezione frontale della fusoliera e di migliorare quindi le caratteristiche aerodinamiche.

Ala a gabbiano. Si dice di un'ala il cui profilo, visto di fronte, sia spezzato formando un angolo verso il basso. Si dice a "Ala a gabbiano rovesciata" quando si presenta di forma opposta.

Ala a sbalzo. Ala priva di montanti o tiranti d'irrobustimento che la collegano alla fusoliera.

Ala controventata. Contrariamente all'ala a sbalzo, l'ala controventata è caratterizzata dalla presenza di montanti che la collegano alla fusoliera per aumentare la robustezza dell'insieme.

Ala parasole. Ala posta in posizione alta sopra l'abitacolo di pilotaggio.

Allungamento alare. Rapporto tra i valori di apertura alare e corda alare.

Anfibio. Velivolo dotato sia di carrello convenzionale a ruote (generalmente retrattile), sia di scafo e/o galleggianti per l'involo da idrosuperfici. Può quindi operare indifferentemente da aeroporti e da superfici d'acqua.

Angolo d'attacco. L'angolo formato tra la direzione del moto e l'asse longitudinale del velivolo. Detto anche AoA o Alfa.

Apertura alare. La misura che va da un'estremità all'altra dell'ala.

Avionica. L'insieme degli equipaggiamenti e strumenti elettrici ed elettronici a disposizione del pilota per la condotta del velivolo e per l'adempimento dei compiti assegnati.